mercoledì 15 giugno 2011

22 GIUGNO, CAGLIARI CAPITALE MURIDISMO


Si svolgerà a Cagliari, mercoledì 22 Giugno, la Prima Giornata Internazionale di Cheikh Ahmadou Bamba, fondatore della confraternita senegalese Mouride. Una giornata che si celebra in tante città del mondo e in cui sarà presente anche l'ambasciatore del muridismo Serigne Mame Mor Mbackè, uno dei discendenti del fondatore.

Il muridismo è una corrente musulmana di matrice sufista, la più diffusa in Senegal e la più in espansione nei cinque continenti; non è un movimento confessionale, ma piuttosto uno stile di vita, che comprende una serie di regole e culti, sulla base dell'imitazione del profeta, il cui fine è quello di raggiungere l'ascesi. In Italia la maggior parte dei senegalesi sono Mourid, i quali appartengono all'etnia più diffusa, ossia Wolof. Ahmadou Bamba (1853-1927) viene chiamato anche "Serigne Touba", sceicco di Touba, città santa da lui fondata nel 1888 su modello della Mecca, dove ogni anno 3-4 milioni di fedeli provenienti da ogni parte del mondo, vi si recano per celebrare il Grande Magal, anniversario del giorno in cui dio ha reso noto a Serigne Touba la sua missione sulla terra, una festa che è seconda in numero di fedeli dopo il pellegrinaggio alla Mecca. Egli nasce in un epoca di crisi che segna la fine dei regni Wolof e la vittoria finale in Senegal del colonialismo francese; un'epoca di malcontenti in cui la sua figura diventa presto punto di riferimento di tanti. I francesi, che tentavano di imporre i valori culturali occidentali alla colonia, preoccupati dell'enorme sviluppo della confraternita, del carisma del suo fondatore e temendo risvolti rivoluzionari, operarono una vera e propria persecuzione, tanto che Bamba fu esiliato per 33 anni, fino a quando i colonizzatori capirono che non vi erano contenuti politici nella sua dottrina. Tra i precetti murid, si possono elencare prima di tutti: la preghiera, la solidarietà e il lavoro.

«Prega come se tu dovessi morire domani e lavora come se tu dovessi vivere per sempre»
(Cheikh Ahmadou Bamba)

- La preghiera in quanto più intimo dei mezzi per l'avvicinamento a dio. Lo stesso Serigne Touba impiegava larghissima parte del suo tempo a scrivere poesie, preghiere e veri e propri trattati che hanno portato i suoi adepti a comprendere il Corano, la Sunna del profeta e le migliori norme per un quieto vivere.

- La solidarietà in quanto l'unirsi degli uomini per la causa di dio è il più meritorio degli atti agli occhi di dio. Da qui la nascita delle Dahira, luoghi di incontro di Murid, dedite all'organizzazione, allo studio, alla lettura del Corano, alla preghiera e alla discussione di questioni sociali.

- Anche il lavoro è importantissimo, come via di santificazione, e ne sono testimonianza i Baye Fall, i discepoli di Bamba e di Ibrahima Fall, il più fedele tra i suoi adepti, figura estremamente mistica, che aveva dato la sua intera vita a servizio del suo maestro e che lavorava talmente duro da compensare la preghiera con il proprio lavoro. I Baye Fall sul suo esempio non si interessano di beni materiali, lavorano duramente per il loro perfezionamento spirituale, rifiutano la violenza e l'individualismo, conducono una vita comunitaria, di condivisione, di solidarietà, in cui tutti contribuiscono per far fronte ai bisogni e agli eventi sociali.

Coordinatore dell'evento è il senegalese Abdou Ndiaye, in Italia dal 1991, originario di Louga, precisamente nel villaggio di Ndangour, laureato in Scienze Politiche presso l'Università di Cagliari. Attualmente lavora per il patronato, nel settore immigrazione, si occupa di consulenza e informazione per ciò che riguarda permessi di soggiorno, cittadinanze, ricongiungimenti familiari. Oltre a questo svolge anche altri importanti ruoli tra cui:

- mediatore linguistico culturale assessorato provincia di CA;
- segretario generale dell’unione culturale islamica;
- presidente associazione senegalese provincia di CA;
- rappresentante sardo dell’ambasciata senegalese;
- Cisl Anolf associazione nazionale oltre le frontiere.

Qual è lo scopo dell’iniziativa del 22 giugno?
Innanzitutto l'evento è partito grazie a una firma del Comune di Monserrato, gemellato con St. Louis.
Si tratta di un appuntamento religioso accompagnato alla promozione dell'integrazione, solidarietà, dialogo interreligioso e interculturale, all'interno di un tavolo di politiche di cooperazione decentrata. Anche l'impatto visivo con il corteo ha un forte significato simbolico, immaginiamo 2000 senegalesi e musulmani che per la prima volta sfilano in via Roma per festeggiare la loro giornata, giornata che comunque è anche della cittadinanza intera.

Ortodossia murid vs fondamentalismo islamico.
Il muridismo è molto distante da qualsiasi forma di fondamentalismo ed estremismo. Abbraccia il messaggio gandhiano della non violenza, e il perdono sull'esempio di Serigne Touba che perdonò i francesi nonostante la loro persecuzione e i loro metodi.

Qual è il ruolo della donna nel muridismo?
La donna non è sottomessa, in nessuna parte del corano c'è scritto che deve indossare il burqa; tutto ciò è il risultato di una mala interpretazione. In Senegal la donna è molto rispettata, può anche non partecipare "direttamente" ad esempio al dibattito sulle questioni sociali o religiose, ma il marito chiede sempre prima consiglio a lei, un ruolo che non si vede, ma c'è.

Come può sopravvivere la visione comunitaria e devozionale di un murid all’interno di una struttura societaria fortemente individualista?
L'idea della Dahira e della condivisione è importante, non bisogna mai lasciare nessuno da solo, indietro, bisogna immedesimarsi nell'altro; il tuo problema è anche il mio. E' importante cercare di conservare e non dimenticare questi valori in quanto l'individualismo non è un valore africano. Qualche esempio: grazie al forte valore solidale della comunità senegalese siamo riusciti a raccogliere 35.000 euro per il rimpatrio di cinque salme e ad acquistare la sede per l'associazione islamica. Nessun Comune, purtroppo, è in grado di offrire cifre simili per favorire l'integrazione ma siamo noi che prima di tutto dobbiamo unire le forze e lavorare per migliorare le nostre condizioni; una buona politica sociale è quella che se un anno offre 4000 pasti, l'anno successivo deve arrivare a darne 1000.

Qual è l’approccio migliore verso la modernità?
Per rispondere cito Senghor che dice: "bisogna tenere salde le radici per aprirsi al mondo". Il senegalese deve aprirsi al concerto delle nazioni, un mercato dove c'è un dare e ricevere, non dimentichiamoci mai le nostre origini ma ciò non deve significare chiusura, bisogna saper prendere; in Sardegna ho appreso tante cose, tanti valori che hanno partecipato a fare la mia persona, ma la mia africanità è il nocciolo duro della mia personalità altrimenti sarei caduto nell'ambiguità.

Si può paragonare la dottrina del lavoro protestante calvinista con quella murid?
Sono due dottrine molto diverse soprattutto per quanto riguarda i risultati: come i calvinisti anche i murid credono nella predestinazione, tutto è già stato scritto, ma non bisogna dimenticare il libero arbitrio e soprattutto la preghiera, come strumento per non allontanarsi dalla giusta strada.

L’Europa, l’America e l’Asia hanno proposto un modello. Quale’è il modello che propone o che potrebbe proporre l’Africa?
Il modello europeo e americano non possono andare bene per l'Africa poiché stiamo viaggiando su binari diversi. Il rischio è che, così com’è successo in Asia, anche l'africa sviluppi una copia sbagliata dell’occidente. Si tratta di usi e costumi che le nostre famiglie non possono ancora gestire perché non sono preparate. Quando vado a Dakar agli internet point chi naviga per ore e ore sono spesso bambini di 10 anni, senza un controllo. Stanno entrando dei valori che non ci appartengono e i nostri stanno uscendo dalla finestra. E' una cosa forzata, non siamo preparati a recepire un certo livello tecnologico, questa società consumistica. E' inutile che portiamo un satellitare dove vivono ancora nelle capanne. E' un po' come quando si dice "andiamo a portare la democrazia", la democrazia non si porta da nessuna parte, non è un copia e incolla, perché ogni paese ha la sua maturità e il suo passato.

Il programma della giornata è suddiviso in diverse parti: partenza da Piazza del Carmine, corteo fino alla Fiera, intervento autorità locali, discorso di Serigne Mame Mor. Un'occasione per conoscere una cultura molto diversa dalla nostra e ancora molto sconosciuta, per conoscere l'Islam, e quella parte dell'Islam da molti studi riconosciuta come ortodossa, pacifica, moderata.

6 commenti:

  1. Complimenti Marta. Articolo veramente interessante e completo.

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  2. Grazie Roberto, è molto lungo però non ho potuto eliminare nulla, anzi, avrei voluto scrivere molto di più a dir la verità :)

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  3. Brava Marta. per quanto io non apprezzi nessuna forma di religione,ho trovato il tuo articolo molto interessante! Continua così! Un bacio. Vale

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  4. Grazie, io credo che quello che l'uomo debba "sconfiggere" non sia la religione ma il suo uso sbagliato. A presto :)

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  5. stamattina ho visto il corteo in via roma... bellissimo!!! ho sentito tante persone colpite e meravigliate.. ma non si era capito lo spirito, il senso profondo. ora si.grazie

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  6. Brava Marta , c'est riche d'enseignement et de moralite du muridisme .merci

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