venerdì 3 giugno 2011

LEGGENDO METROPOLITANO: PIERGIORGIO ODIFREDDI TRA FEDE E RAGIONE

Al via ieri, 2 Giugno 2011, presso il Bastione Santa Croce di Cagliari, la terza edizione del festival letterario "Leggendo Metropolitano", curato dall'Associazione Prohairesis.
Ad inaugurare la rassegna uno dei personaggi più controversi del panorama culturale italiano, Piergiorgio Odifreddi.
Anticlericale, ateo, anticristiano, antisionista, razionalista, antiumanista, laico, presidente onorario dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti e contro questa società di "creduloni". Laureato in matematica e specializzato in Logica, oltre alla carriera accademica, da qualche anno svolge un'attività divulgativa occupandosi di temi scientifici, filosofici, religiosi e politici.
Una figura "impertinente" che attacca e critica tutto e tutti nel nome della scienza e del razionalismo.
Particolarmente incisive sono le sue analisi sulla fede, sulla religione, sul cristianesimo e sulla spiritualità, tematiche che ha affrontato in diversi saggi tra cui, "Il vangelo secondo la scienza", "Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)", "la Via Lattea" e infine, "Caro Papa ti scrivo". Saggi in cui, attraverso ragionamenti logici prova a dimostrare la falsità, l'infondatezza e le contraddizioni della religione in sé e del cristianesimo in particolare.
Titolo del tema affrontato ieri: "tra fede e ragione scelgo la ragione".
Dopo aver effettuato un'analisi su due visioni opposte, quella di Anselmo d'Aosta, "credere per comprendere", e quella, all'epoca più rivoluzionaria, di Pietro Abelardo, "comprendere per credere", l'ateo Odifreddi si schiera indubbiamente a favore della ragione, negando l'esistenza di dio e di Gesù.
Ma soprattutto ciò che rifiuta del cristianesimo è tutta quella costruzione dottrinale posteriore al Concilio di Nicea, ricca di dogmatismo e superstizione. Le sue critiche si rivolgono a ciò che la Chiesta è stata, citando la caccia alle streghe, l'invenzione del purgatorio per creare business con i pellegrinaggi e la vendita delle indulgenze, i giubilei; e a ciò che la chiesa è tutt'oggi, un'organizzazione che celebra personaggi come il prete franchista Josemaria Escrivà de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei (canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2002); che viene esageratamente finanziata dallo Stato tramite l'8 per mille (quote destinate e quote in cui non viene specificata la destinazione) e che troppo si intromette in questioni che vanno oltre la fede e la spiritualità, in primo luogo nella politica.
Il rapporto tra Stato e Chiesa, sancito dal Concordato, dev'essere un rapporto di reciproca indipendenza e non deve mettere in discussione la laicità dello Stato, laicità che significa rispetto per il credente ma che dovrebbe significare anche rispetto per il non-credente. Tuttavia la chiesa pretende di essere l'unica portatrice di valori etici universali e ritiene di dover indirizzare i politici in merito alle questioni più svariate (fecondazione assistita, cellule staminali, DI.CO., ecc). Un vero cittadino e un vero laico non dovrebbero accettare un'ingerenza simile, rivendicando l'importanza della ragione umana e dovrebbero opporsi alla maggior attenzione concessa alla morale cristiana rispetto alle altre confessioni e religioni. D'altra parte la critica si rivolge anche a quei politici che, in veste istituzionale, ad esempio, partecipano a funzioni religiose (in particolare Odifreddi cita D'Alema e Veltroni) e che si lasciano facilmente influenzare nelle decisioni che riguardano un'intera collettività composta, tra l'altro da un numero sempre crescente di atei, secondo il cattolico quotidiano Avvenire.
Dopo aver esposto il suo punto di vista, Odifreddi ha risposto ad alcune domande del pubblico riguardanti lo scandalo IOR e la questione dell'investimento in campo scientifico.
La riflessione che tutti noi, credo, dovremo effettuare è duplice:
- quanto la nostra vita, il nostro modo di pensare, agire, ragionare sono stati condizionati da testi, principi e credenze forse divenute ormai troppo anacronistiche;
- quanto è importante salvaguardare l'indipendenza di uno Stato che si dichiara laico e di una politica sempre più insoddisfacente che ha provocato nel cittadino disaffezione e allontanamento.

3 commenti:

  1. Non conoscevo Odifreddi, sicuramente un personaggio curioso.
    Mi procurerò qualche suo libro!

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  2. Complimenti per l'articolo,penso che noi tutti abbiamo il dovere di riflettere su questi temi molto importanti,sopratutto per il futuro.. brava Marta! Vale

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