domenica 5 giugno 2011

UTOPIE NON TROPPO BOHEMIEN di Francesca Garau

Mentre i tiggì nostrani ci propinano l`ennesima psicosi alimentare, nel resto d`Europa c`è chi si dà da fare e anche bene. No, non mi riferisco a Lars Von Trier e le sue uscite filo-naziste a Cannes, che hanno fatto tremare le ginocchia delle mamme europee (almeno quelle che sanno chi lui sia).

Mi riferisco piuttosto alla Spagna, e ai suoi indignati davvero molto speciali. Ad averne idee brillanti così, saremo davvero a cavallo. E a metterle in atto poi, saremo dei fantini davvero da podio. Ma non è cosi... o meglio, non ancora.

Anche se l`ondata di cambiamento, sebbene tiepida paragonata ai nostri amici iberici, si è fatta sentire domenica, quasi a voler preparare il terreno ad un 2 giugno alternativo. Per noi, popolo piuttosto assopito e talvolta annichilito, la svolta è anche questa: e la sentiamo con orecchie e cuore. In attesa e nella speranza che il quorum sul nucleare (e non solo) del prossimo referendum, sia anche solo lontanamente paragonabile a quello sardo, io tendo le braccia pronta ad accogliere un`utopia che potrebbe invece prendere forma tangibile.

Auspicando solamente non sia solo una rapsodia di chiacchiere e distintivi, come disse qualcuno tempo fa… ma anche se così fosse, il segnale mi piace eccome.

2 commenti:

  1. Condivido!

    ps
    ma Lars Von Trier che disse a Cannes? :)

    RispondiElimina
  2. http://www3.lastampa.it/focus/cannes2011/articolo/lstp/403128/

    RispondiElimina