mercoledì 2 novembre 2011

FALASTIN DIARIES: E-DIARY


Ho scelto di raccogliere le pagine del diario scritto nelle ultime tre settimane in Palestina. Perché lo faccio? Non esiste un’unica risposta alla domanda.

Lo faccio perché la condivisione è democrazia. L’e-diary è pubblicato sotto licenza Creative Commons. Ciò significa che potete leggerlo, scaricarlo [sulla destra, tasto download], utilizzarlo e diffonderlo come preferite, via internet e non.

Lo faccio perché ora più che mai penso che il quotidiano dell’occupazione israeliana manchi tra le pieghe dell’informazione, senza di esso è difficile capire le dinamiche di questa terra.

Lo faccio perché quando viene narrato il quotidiano lo si presenta in maniera unilaterale: i razzi qassam che da colpiscono il Sud d’Israele e “di conseguenza la giusta risposta” israeliana. Nei recenti fatti degli ultimi giorni ad esempio, per andare nello specifico, poche agenzie stampa hanno raccontato del bombardamento presso l’aeroporto di Gaza, ormai utilizzato come perimetro di esercitazione dall’aviazione israeliana. Negli ultimi tre giorni di permanenza in Palestina il traffico di aerei militari era diventato spropositato.

Ogni palestinese ha un ricordo tragico legato all’occupazione, il 9o% ha un familiare o un amico in prigionia o lo è stato in passato; lo faccio perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, ogni persona è una storia che merita di essere raccontata e dalla quale imparare.

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