domenica 6 novembre 2011

L'INCONTRO CON VIK di Mattia Serra

Ormai sono passati due anni dal giorno in cui ho conosciuto Vik.

L'occasione era delle migliori, praticamente imperdibile: la presentazione del suo libro "Restiamo Umani" a soli 20 km da casa mia. 

Un ragazzone - arrivato terribilmente in ritardo - "come tanti", ma tra i pochissimi a poterci raccontare l'orrore di piombo fuso e dunque i numerosissimi e praticamente quotidiani crimini di guerra compiuti da Israele - quarta potenza militare al Mondo - contro una popolazione indifesa.

Ascoltare Vik è stato devastante  e allo stesso tempo  incredibilmente interessante. Mi servirebbero decine di pagine per descrivere l’intero incontro, invece mi limito a dire che ogni singola parola, ogni singolo frammento video è impresso nella mia mente. Come il suo sguardo . Sono sicuro che questa è la sensazione di tutte le persone che hanno avuto la mia stessa fortuna nell'incontrarlo.

Le cose che mi hanno colpito di più sono state senza dubbio la passione e la forza con cui ha raccontato tutto in modo dettagliato e la divertente chiacchierata fatta dopo l'incontro, durante la quale non hai esitato a esorcizzare con un sorriso il maledetto identikit fatto dai sionisti e dai loro amici su di te.

Come dimenticare il suo messaggio pochi giorni dopo la serata:

Hermano,
grazie per il sostegno umano e per il "taggaccio".
Restiamo in contatto,
tuo Vik

Quella sera Vik mi disse che non poteva fare a meno di Gaza, che rompere l’assedio è stato bellissimo.

Ed è proprio per questo che pubblico questa nota oggi, proprio quando Israele ha compiuto l’ennesimo atto criminale respingendo due navi umanitarie che si dirigevano verso Gaza violando per l’ennesima volta le convenzioni esistenti  e nel momento in cui più di 20 attivisti che erano a bordo delle navi sono detenuti in Israele.

Sono convinto che il messaggio di Vik  sia  da  diffondere soprattutto in questi momenti, perché se è vero che 
Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà allora la realtà di una Palestina libera è davvero possibile.

4 commenti:

  1. Grazie Claudia, mi fa piacere che queste poche righe, probabilmente anche sgrammaticate poichè scritte ti getto siano piaciute a te e a tanti altri su fb :)

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  2. anche a me sono piaciute. Grazie a te che le hai scritte Mattia.

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  3. Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare....Vittorio Arrigoni: un vincitore


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