giovedì 9 agosto 2012

UNICEF, RAPPORTO 2012 SULL'INFANZIA: OGNI ANNO MUOIONO 7,6 MILIONI DI BAMBINI



Secondo il rapporto del 2012 sull’infanzia, redatto dall’UNICEF, sono 7,6 milioni i bambini con un’età inferiore ai 5 anni che ogni anno perdono la vita per malattie del tutto evitabili come diarrea, infezioni e malnutrizione.

Proprio la malnutrizione è la principale causa dei decessi, che contribuisce per oltre 1/3 del totale delle morti. Anche l’aria inquinata (polmonite) e gli incidenti stradali, fenomeni tipici delle aree più urbanizzate, stanno in cima alla classifica delle cause che comportano la morte in fasce d’età più avanzate, quelle dai 15 ai 30. Si ritiene poi che 1,2 milioni di bambini muoiano solo per diarrea. Un dato rassicurante, anche se ancora troppo debole, sta nel fatto che dal 2005 ad oggi siano diminuiti i nuovi casi di infezione da Hiv. Nonostante questo ogni giorno mille bambini sono infettati dalla madre e in tutto il mondo sono 2,2 milioni gli adolescenti tra i 10 e i 19 anni considerati sieropositivi. Sul traffico di bambini, il rapporto evidenzia che nel mondo 2,5 milioni di persone sono coinvolte nel lavoro forzato, una conseguenza del traffico di esseri umani: dal 22 al 50% sono bambini. 

Una situazione, quella appena descritta, che colpisce soprattutto i paesi in via di sviluppo e nei paesi poveri, mentre sono quasi esclusi i paesi ricchi. Il record negativo infatti lo ha la Somalia, con 180 morti ogni mille nati vivi. Seguono Mali (178), Burkina Faso (176) e la Sierra Leone (174). L'Italia è invece in fondo alla classifica assieme a Francia, Germania, Irlanda e Grecia. L'Islanda è la più virtuosa con 2/1000.

Uno sguardo particolare viene dato, all’interno del report, alla concentrazione della popolazione mondiale nelle aree urbane e nelle megalopoli, in cui si concentrano povertà, emarginazione e discriminazione, ed in cui è forte il rischio di abusi e maltrattamenti oltre che di mancanza o carenza di accesso ai servizi socio-sanitari e di istruzione. Ed è nelle grandi città, quelle con più di 10 milioni di abitanti, che i bambini e i ragazzi entrano in contatto con droghe ed alcol, gettando le radici per problemi sociali di enorme portata.

«Se l'ambiente urbano da un lato può essere associato all'idea di benessere e crescita economica - ha osservato il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera - dall'altro costituisce uno scenario eterogeneo in cui l'accesso ai diritti non è garantito a tutti, in particolare sono i bambini e gli adolescenti a dover affrontare le maggiori sfide quotidiani per veder riconosciuti i propri diritti fondamentali».

Circa 2,5 milioni di decessi fra bambini sono evitati ogni anno grazie alla vaccinazione contro la difterite, la pertosse, il tetano e il morbillo; ma nel 2010 oltre 19 milioni non l'hanno avuta, e 350 mila donne muoiono ogni anno durante la gravidanza o il parto.

Nessun commento:

Posta un commento