Ha pochissimi giorni di
vita la prima associazione Rom nata a Cagliari e presentata il 14
Settembre in Via Maddalena 20.
Presidente
dell'associazione, il signor Ratko Halilovic (Boban), nato nell'ex
Jugoslavia, immigrato in Sardegna da ben 42 anni, vissuti quasi
sempre a Cagliari.
Il Comitato Direttivo
dell'Associazione è composto da nove persone, tra cui il presidente
Boban Halilovic, il vice-presidente Sherbo Sulejmanovic, la
segretaria Teresa Sulejmanovic e il tesoriere Suljo Halilovic.
Attualmente, spiega
Boban, in seguito allo sgombero forzato del campo rom sulla 554, la
situazione dei rom a Cagliari è di dispersione in tutta la
provincia. Alcune famiglie non sono riuscite a trovare alcuna
sistemazione. La comunità avverte una mancanza di solidarietà che
era invece presente un tempo. La disgregazione forzata dei nuclei
familiari ha prodotto notevoli difficoltà relative, ad esempio,
all'interruzione dei percorsi scolastici dei bambini ora molto
confusi e spaesati, all'impossibilità di continuare a lavorare e
dover riniziare tutto da capo, alla perdita dei momenti di socialità,
dialogo e sicurezza che la comunità garantiva.
Per questi e altri motivi
si è ritenuto opportuno creare un'associazione chiamata “Dosta”
che in lingua romanì vuol dire “basta”: basta ad ogni
esclusione, emarginazione, intolleranza e disuguaglianza.
Dosta dice sì alla
fratellanza, alla collaborazione, al dialogo, alla comprensione, ai
diritti dell'uomo che sono fondamentali per una società civile.
L'associazione intende
promuovere la convivenza e l'interazione umana e propone l'inclusione
sociale fra popoli che hanno culture e tradizioni diverse fra loro.
Diversi sono gli
obbiettivi specifici che l'associazione intende perseguire. Il primo
è sensibilizzare le istituzioni al pieno riconoscimento dei diritti
di cittadinanza che metterebbero ciascun individuo alla pari con gli
stessi diritti e stessi doveri. Il secondo obbiettivo ha lo scopo di
non avere più la necessità di essere assistiti ma avere la capacità
di essere autosufficienti. Il terzo obbiettivo ha lo scopo di
realizzare progetti abitativi ecocompatibili individuando aree
all'interno dei centri urbani.
Kissa Qani augura alla
neonata associazione e a tutta la comunità rom un futuro migliore in
una società in cui vivono da più di 40 anni ma che ancora li fa
sentire indesiderati, con azioni e politiche razziste e xenofobe. È
ora di dire DOSTA!
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