martedì 20 settembre 2011

POLTERGEIST, MENTE E MATERIA di Francesca Garau


Il poltergeist, nella terminologia dei fenomeni paranormali, è uno “spirito rumoroso” che si manifesterebbe con lo spostamento improvviso di oggetti, oscillare di lampadari, elettrodomestici che si accendono e spengono da soli. Il poltergeist presenta 3 caratteristiche principali:

- le manifestazioni “spiritiche” durerebbero al massimo qualche mese;
- gli oggetti in movimento raramente colpiscono le persone;
- ma soprattutto, avvengono in presenza di una persona in particolare (detta persona focale), che di solito è in età adolescenziale.

Quindi tradizionalmente, i fenomeni di poltergeist sono riconducibili a degli spiriti che si divertono a disturbare gli abitanti di una casa, con il lancio di oggetti e lo spostamento di mobili. Meno tradizionalmente, si parla di RSPK, acronimo inglese di “psicocinesi spontanea ricorrente”: quindi un fenomeno paranormale che rientra nella categoria della manifestazioni psicocinetiche (ci allontaniamo da spiriti e spiritelli che infestano le case). Per psicocinesi si intende quel fenomeno di natura paranormale, per cui un essere vivente sarebbe in grado di agire sull'ambiente che lo circonda, manipolando oggetti inanimati, attraverso mezzi fisici invisibili e secondo modalità sconosciute alla scienza.

É stato sostenuto che l`energia che provoca il fenomeno sia di natura psichica inconscia, che investe il/la ragazzo/a adolescente alle prese con i primi risvegli sessuali (nella tradizione il poltergeist si presenta in concomitanza con la prima mestruazione). Questa tesi prevede che il fenomeno telecinetico sia provocato dalla sovrabbondanza di energia psichica aggressiva (del tutto inconscia) dell’adolescente, che nella maggior parte dei casi è “vittima” di un evento stressante, che può essere un lutto, un divorzio o anche un trasferimento dalla casa di origine a una nuova dimora. Quindi dietro ad ogni manifestazione RSPK sarebbe presente un desiderio inconscio dell'agente focale-adolescente: la manifestazione sarebbe causata dal fatto che qualcuno ha frustrato l'agente, che reagisce a tali frustrazioni con intenti aggressivi espressi tramite lo spostamento di oggetti (aggressività esteriorizzata tramite l'azione psicocinetica).

Può sembrar strano,ma non più di 150 anni fa il mondo della medicina aveva a che fare con un fenomeno sconvolgente simile: l’isteria. Le isteriche (“le” perché in prevalenza donne) sviluppavano sintomatologie fisiche, quali paralisi delle gambe o cecità, in assenza di patologie fisiche definite; le isteriche “creavano” (in maniera assolutamente inconsapevole) un sintomo fisico in seguito a traumi psichici passati (e dolorosi), rimossi e confinati nel loro inconscio. Accadeva cosi che sotto ipnosi, la paziente raccontava di traumi subiti in periodi passati, il più delle volte durante l’infanzia, dimenticati ma non scomparsi del tutto, relegati in una parte della mente a cui il paziente non poteva, non senza un aiuto esterno, accedere.

A mio parere, più sconvolgente di un mistero paranormale, è la consapevolezza che esiste una parte di noi che non possiamo controllare, su cui i nostri sforzi non hanno presa. Questa struttura interna si chiama inconscio. Inconscio come magazzino di segreti (a volte bugie), di ricordi dolorosi che possono rimanere oscuri anche per sempre se non si scava a fondo per cercare la fonte del disagio. La mente, che sempre si fa sentire, anche quando non la si riesce ad ascoltare, che comunica in milioni di modi, psicosomatici o addirittura psicocinetici.

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