venerdì 13 gennaio 2012

APPELLO AL CAPO DELLO STATO, GIORGIO NAPOLITANO, PER ABDOU LAHAT DIOP


Al Capo dello Stato
Giorgio Napolitano
ROMA

Cagliari 13 gennaio 2012

Oggetto: Appello per Abdou Lahat Diop

Gentile Presidente,

ci rivolgiamo a Lei affinché intervenga sulla vicenda di Abdou Lahat Diop, un ragazzo senegalese di 30 anni che vive in Sardegna. Il giorno 16 dicembre 2011, Abdou, pregava di primo mattino in una strada fuori dal centro abitato, nella zona di Abbasanta/Ghilarza. E’ stato avvicinato da un maresciallo dei carabinieri preoccupato che non avesse bisogno di aiuto; alla risposta negativa di Abdou, che evidentemente voleva continuare a pregare, e alle insistenze del maresciallo, la situazione è degenerata, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Questo fatto si è concluso con l’arresto di Abdou per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. La perizia psichiatrica richiesta dal tribunale, formulata da un perito che non conosceva l’imputato, si è conclusa con una dichiarazione di incapacità di intendere e di volere e la dichiarata pericolosità sociale (senza peraltro spiegarne le ragioni). Attualmente Abdou si trova ristretto nel Carcere di Oristano in attesa di essere trasferito all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa. Il nostro Comitato si è mobilitato in questi giorni su richiesta di alcuni familiari di Abdu, nominando immediatamente un difensore di fiducia e un perito per una urgente contro perizia.

Precisiamo che Abdu non risulta essere mai stato in cura per patologie psichiatriche e non ci risulta che il servizio territoriale di salute mentale abbia assunto una presa in carico, né che sia stato in qualche modo attivato dal 118. Inoltre parrebbe che non gli sia stato garantito in tutte le fasi del fermo, del successivo processo, del trasferimento in carcere e durante la perizia, un interprete e un mediatore culturale. In questa vicenda ci sono ancora dei punti che devono essere chiariti, ma riteniamo che ad Abdou debba essere data la possibilità di difendersi dalle accuse che le vengono mosse e (nella eventualità che sia accertata la presenza di un disturbo mentale) la possibilità di essere curato adeguatamente e di effettuare un percorso di ripresa circondato dalle persone a lui care, nel suo territorio. Lei Signor Presidente ha assunto una posizione ben chiara definendo gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari luoghi di orrore, noi da tempo ci battiamo affinchè questi luoghi di orrore cessino di esistere e condividiamo il lavoro fatto dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sugli O.P.G.

Ci rimettiamo alle iniziative che Ella vorrà assumere in difesa dei Principi Costituzionali che riteniamo siano stati violati.

Cordialmente.

Il Portavoce del Comitato Sardo Stop Opg
Roberto Loddo

Organizzazioni aderenti al Comitato Sardegna STOP OPG: Associazione Sarda per l'Attuazione della Riforma Psichiatrica, Associazione “5 Novembre”, Forum Sardo Salute Mentale, Cgil Sarda, SOS Sanità Sardegna, Assemblea Territoriale di Cittadinanza Attiva, Tribunale per i diritti del Malato Sede di Cagliari, Associazione Culturale “Art Meeting”, Cooperativa Sociale “I Girasoli”, Cooperativa Sociale “Asarp Uno”, Arci Sardegna, Rivista di cultura poetica "Coloris de Limbas", SPI CGIL Sardegna, Cooperativa Sociale “Il Giardino di Clara”, Cooperativa Sociale “Giardino Aperto”, Comunità Casamatta, Associazione art.21, Conferenza Volontariato Giustizia della Sardegna, AUSER. Rivista “Sociale e Salute”, Comitato “A Casa mia”, ABC Associazione Bambini Cerebrolesi, Asociazione "Progrè", Comitato Verità e Giustizia Giuseppe Casu, USB Unione Sindacale di Base, Asecon ONG, Cooperativa Sociale Sviluppo e Territorio, ASCE Associazione Sarda contro l’Emarginazione.

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