“Quando
l'ecologia diventa ragione di espressione quotidiana”. È stato questo il tema
dell’iniziativa svoltasi a Cagliari (parco di Monte Claro) e promossa da Amici
di Sardegna in collaborazione con A.Se.Con.. L'iniziativa - con lo scopo di
richiamare l'attenzione della nostra comunità verso comportamenti più consoni
rispetto al problema dei rifiuti e del consumo responsabile – ha visto la
partecipazione di diversi operatori (artisti e artigiani) che si ispirano a
questa filosofia per presentare i loro prodotti e le loro proposte. «La società in cui
viviamo ci fa correre, ci fa essere tesi e preoccupati e, spesso, anche
distratti e superficiali. Stando così le cose nel giro di vent'anni saremo
soffocati di rifiuti e la qualità della nostra vita sarà compromessa. Ecco che
la necessità di adottare nuovi modelli e comportamenti di vita appare
improrogabile. Con l'arte ecologica si vuole richiamare l'uomo a riflettere e a
ripensare i suoi modelli di vita sociale, si indicano strade da percorrere nel
rispetto della ricchezza delle diversità, della pace, della nonviolenza, e
dell'equità. In una parola della sostenibilità. Il principio di Lavoisier,
“nulla si crea e nulla di distrugge, ma tutto si trasforma” è il principio
ispiratore alla base. Non distruggere mai il creato ma trasformarlo, plasmarlo
adattarlo ridando nuova luce, funzione e utilità». Sono state così esposte
opere e installazioni a cura degli artisti di "Art-Meeting"
(associazione artistica di promozione culturale e sociale), "Cris
Hammer", "Feltro E Frivolezze e Bibi Origami", "Aquiloni
per la vita", "Nicoletta Rosas", "Eco Bazar",
"RecycledArt Glass". Nel corso della serata, inoltre, sono stati numerosi gli ospiti intervistati dal giornalista
Angelo Pili di Teleregione Sardegna, tra cui Elisabetta Nannini (presidente
"Anffas Onlus" Cagliari) e Daniela Mocci dell’A.S.A.R.P..
Sotto alcune immagini della giornata e le foto di “fermentazionecromatica”, un’idea di Maria Jole Serreli.
Installazione a cura di Maria Jole Serreli e Mike the BIDDA con la
partecipazione di Francesca Fadda. «Inaridisce lo spreco, lievita il colore.
Vitalità eterna viene donata al Pane. L’installazione “fermentazione cromatica”
partendo dalla presa di coscienza di una tendenza forte verso lo spreco di un
alimento quotidiano imprescindibile nella nostra tavola - tanto da essere delle
volte dato per scontato, quasi come fosse una stoviglia - vuole andare oltre il
concetto stesso di spreco per rappresentarne il superamento, invitando
tacitamente i fruitori ad un consumo più consapevole e commisurato ai propri
bisogni e al rispetto del valore del cibo. L'azione di colorare il pane, pur
espropriandolo della funzione originaria, mantiene inalterata la sua identità
rivestendola di un involucro che come un suggello la rende eterna, diventando,
nell’Arte e con l’Arte, una fonte universale di nutrimento».
Mi vorrei complimentare sia per l'articolo che per le foto!
RispondiElimina