lunedì 9 gennaio 2012

ARTECO: QUANDO L'ECOLOGIA DIVENTA ARTE


“Quando l'ecologia diventa ragione di espressione quotidiana”. È stato questo il tema dell’iniziativa svoltasi a Cagliari (parco di Monte Claro) e promossa da Amici di Sardegna in collaborazione con A.Se.Con.. L'iniziativa - con lo scopo di richiamare l'attenzione della nostra comunità verso comportamenti più consoni rispetto al problema dei rifiuti e del consumo responsabile – ha visto la partecipazione di diversi operatori (artisti e artigiani) che si ispirano a questa filosofia per presentare i loro prodotti e le loro proposte. «La società in cui viviamo ci fa correre, ci fa essere tesi e preoccupati e, spesso, anche distratti e superficiali. Stando così le cose nel giro di vent'anni saremo soffocati di rifiuti e la qualità della nostra vita sarà compromessa. Ecco che la necessità di adottare nuovi modelli e comportamenti di vita appare improrogabile. Con l'arte ecologica si vuole richiamare l'uomo a riflettere e a ripensare i suoi modelli di vita sociale, si indicano strade da percorrere nel rispetto della ricchezza delle diversità, della pace, della nonviolenza, e dell'equità. In una parola della sostenibilità. Il principio di Lavoisier, “nulla si crea e nulla di distrugge, ma tutto si trasforma” è il principio ispiratore alla base. Non distruggere mai il creato ma trasformarlo, plasmarlo adattarlo ridando nuova luce, funzione e utilità». Sono state così esposte opere e installazioni a cura degli artisti di "Art-Meeting" (associazione artistica di promozione culturale e sociale), "Cris Hammer", "Feltro E Frivolezze e Bibi Origami", "Aquiloni per la vita", "Nicoletta Rosas", "Eco Bazar", "RecycledArt Glass". Nel corso della serata, inoltre, sono stati numerosi gli ospiti intervistati dal giornalista Angelo Pili di Teleregione Sardegna, tra cui Elisabetta Nannini (presidente "Anffas Onlus" Cagliari) e Daniela Mocci  dell’A.S.A.R.P..



Sotto alcune immagini della giornata e le foto di “fermentazionecromatica”, un’idea di Maria Jole Serreli. Installazione a cura di Maria Jole Serreli e Mike the BIDDA con la partecipazione di Francesca Fadda. «Inaridisce lo spreco, lievita il colore. Vitalità eterna viene donata al Pane. L’installazione “fermentazione cromatica” partendo dalla presa di coscienza di una tendenza forte verso lo spreco di un alimento quotidiano imprescindibile nella nostra tavola - tanto da essere delle volte dato per scontato, quasi come fosse una stoviglia - vuole andare oltre il concetto stesso di spreco per rappresentarne il superamento, invitando tacitamente i fruitori ad un consumo più consapevole e commisurato ai propri bisogni e al rispetto del valore del cibo. L'azione di colorare il pane, pur espropriandolo della funzione originaria, mantiene inalterata la sua identità rivestendola di un involucro che come un suggello la rende eterna, diventando, nell’Arte e con l’Arte, una fonte universale di nutrimento».















1 commento: